“UNA ROSA PER NORMA COSSETTO”
SABATO IN 120 CITTÀ SARÀ RICORDATO IL SACRIFICIO DELLA STUDENTESSA ISTRIANA
“Una rosa per Norma Cossetto” è il nome della manifestazione che si terrà sabato 5 ottobre 2019 in 120 città.
Ideata dal Comitato 10 Febbraio, nelle persone di Maurizio Federici e Silvano Olmi, l’iniziativa vuole ricordare il martirio della giovane studentessa istriana, sequestrata, orribilmente seviziata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi nel 1943.
Gli iscritti al Comitato 10 Febbraio, sostenuti dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni degli esuli e patriottiche, deporranno una rosa in un luogo simbolico di ciascuna città che sia un monumento agli infoibati o agli esuli, o nelle vie o piazze dedicate a Norma Cossetto o ai martiri delle foibe.
Durante la breve cerimonia sarà letto un documento che riassume la vita e il martirio che la giovane studentessa istriana dovette subire in nome della sua italianità. Al termine della cerimonia verrà chiesto, se non esistente, all’amministrazione comunale di intitolare una via, una piazza, un giardino o una scuola a Norma Cossetto.
“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato il presidente del Comitato 10 Febbraio Edoardo Fonda – oltre 120 città hanno aderito al progetto ideato dal Comitato 10 Febbraio. Ricordare Norma Cossetto significa commemorare una ragazza, medaglia d’oro al merito civile, che ha pagato con la vita il suo voler essere italiana. Una ragazza che, morendo, ci ha insegnato l’importanza della vita e l’orgoglio di credere in qualcosa di giusto”.
Alla manifestazione del Comitato 10 Febbraio hanno aderito: l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; l’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia; Lega Nazionale di Trieste; l’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio; il Comitato Familiari delle Vittime Giuliane, Istriane, Fiumane e Dalmate; l’Associazione delle Comunità Istriane.
Testimonial d’eccezione è Ermenegildo Rossi, medaglia d’oro al merito civile per aver sventato un attentato terroristico e che venerdì sarà a Trieste e sabato si recherà sulla tomba di Norma Cossetto per deporre una rosa.
Norma Cossetto nasce il 17 maggio 1920 a Santa Domenica di Visinada (oggi Labinci) in Istria. Nel 1939 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Padova dove vive come studentessa fuorisede. È riconosciuta da tutti come ragazza sportiva, allegra e molto portata con le lingue – parla francese e tedesco – suona il pianoforte, gioca a basket e tira con l’arco. L’attaccamento all’Istria la porta a ottenere una tesi dal titolo “L’Istria rossa” che prende il titolo dal caratteristico colore rossastro che la bauxite dà alla terra istriana Dopo l’8 settembre del 1943 il padre di Norma, Giuseppe, divenne uno dei principali obiettivi dei partigiani che, non trovandolo, si accaniscono contro la sua famiglia. Norma viene condotta nella caserma di Visignano e, dopo il suo rifiuto di aderire al Movimento Popolare di Liberazione, è violentata e gettata viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.
Nel 2005 viene insignita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d’oro al merito civile.