Si è svolta mercoledì 6 settembre 2023, a Roma, nella sala verde di Palazzo Chigi, alla presenza del Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, la seduta di insediamento del Comitato di coordinamento per le celebrazioni del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata.
L’organismo, istituito con DPCM dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si occuperà di assicurare un’efficace e coordinata programmazione delle iniziative e delle cerimonie promosse dalle amministrazioni – con il coinvolgimento delle associazioni, degli enti e delle diverse realtà della società civile – per la solennità civile del 10 febbraio.
Nel corso del suo intervento introduttivo, il sottosegretario Mantovano ha sottolineato la particolare attenzione e sensibilità della presidente Meloni e la volontà del governo, con il Comitato, di potenziare la sinergia e il coordinamento tra tutte le amministrazioni dello Stato e il mondo dell’associazionismo impegnato per conservare la memoria e promuovere la conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo.
Il Comitato di Coordinamento si occuperà, inoltre, di coordinare le iniziative finalizzate a valorizzare il contributo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia allo sviluppo sociale e culturale dei territori dell’Adriatico orientale e per preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti in Italia e all’estero.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di vari Ministeri e delle associazioni degli Esuli.
Il Comitato 10 Febbraio era rappresentato dal Presidente Nazionale Dottor Silvano Olmi, il quale durante il suo intervento, ha sottolineato la particolarità del sodalizio che è composto sia da esuli, figli e nipoti di esuli, ma anche da italiani che non hanno una storia famigliare che riporta al dramma dell’esodo e alla tragedia delle foibe.
“Siamo un’associazione nata dopo l’approvazione della Legge che ha istituito il Giorno del Ricordo – ha detto Olmi, salutando il Senatore Roberto Menia presente nella sala e che è stato l’autore di quel provvedimento – per stimolare le pubbliche amministrazioni a ricordare gli eventi del confine orientale d’Italia.
Organizziamo in Italia e all’estero la manifestazione patriottica “Una Rosa per Norma Cossetto”, ideata da Maurizio Federici di Viterbo e giunta alla quinta edizione, con la quale ricordiamo la giovane martire istriana sequestrata, torturata, stuprata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani comunisti slavi.”
Il Presidente Olmi ha poi segnalato l’apatia di alcuni istituti scolastici che si limitano a diramare una circolare per il 10 febbraio senza organizzare niente, o addirittura invitano a parlare relatori dichiaratamente riduzionisti.
Il Presidente ha poi sottolineato l’importanza di intitolare in ogni città vie, piazze, giardini ed edifici pubblici a Norma Cossetto, alle vittime delle foibe e agli esuli e di valorizzare i tanti campi profughi sparsi per l’Italia nei quali furono alloggiati i 350mila esuli dal confine orientale della nostra Nazione.
Infine, Olmi ha dichiarato che le foibe sono una grande tragedia nazionale, in quanto vi sono stati gettati nostri connazionali provenienti da varie parti d’Italia e che si trovavano in quei luoghi per motivi di lavoro, ma allo stesso tempo sono un’immane tragedia europea, perché i comunisti slavi e i loro accoliti, con un’operazione di “pulizia etnica e politica”, uccisero nelle foibe anche migliaia di sloveni, croati, montenegrini e serbi.