Oggi, 25 marzo, è il Dantedì e vogliamo ricordare il Sommo Poeta con la profezia del Veltro. Dante, che più di tutti amava l’Italia, sognò e scrisse che prima o poi l’avidità e i vizi che devasta(va)no la nostra Patria saranno scacciati. Lo speriamo anche noi.
«Molti son li animali a cui s’ammoglia
e più saranno ancora, infin che’l veltro
verrà, che la farà morir con doglia.
Questi non ciberà terra né peltro,
ma sapïenza, amore e virtute,
e sua nazion sarà tra feltro e feltro.
Di quella umile Italia fia salute
per cui morì la vergine Cammilla,
Eurialo e Turno e Niso di ferute.
Questi la caccerà per ogne villa
fin che l’avrà rimessa ne lo ‘nferno
là ove ‘nvidia prima dipartilla.»
(Inferno I, 100-111)