Articolo pubblicato su Il Giornale d’Italia
Martedì 8 novembre alle 21 il primo appuntamento del ciclo ‘I Dessert delle Muse’: si parlerà di D’Annunzio e della Duse con gli scrittori Gabriele Marconi e Filippo Sallusto
La storia letteraria e artistica tra Ottocento e Novecento trova, in questi “santuari delle Idee e dei Costumi”, la sede principale e il punto d’incontro privilegiato, basti pensare che vi fiorirono le principali Avanguardie europee. Molte riviste del Novecento le elessero persino come luogo di redazione: ad esempio in Italia “La Voce”, “L’Italia Futurista”, “Solaria”. E nelle nostre terre del Confine Orientale, tale tendenza fu seguita alla lettera: dal “Redenzione” di Fiume, al “Zentral” di Zara fino al “Troccoli” di Spalato dove, a fine Ottocento, vi convenivano gli ultimi patrizi cittadini, i “parvenu” borghesi arricchiti, l’ufficialità “giallonera”, gli intellettuali, qualche artigiano e qualche negoziante, gli artisti scapigliati e gli aficionados della birra triestina Dreher, che solo in quel locale si poteva gustare, fino agli – allora – pochi forestieri girovaghi. Ma soprattutto gli irredentisti. E tutti quanti parlavano italiano.
Rievocare la suggestione di questo fantastico e sfavillante mondo perduto – offrendo contenuti di alto livello e spesso connessi a doppio filo con la storia del Confine Orientale – sembra impresa impossibile ma è proprio l’intento dei “Dessert delle Muse”, il ciclo di incontri promosso dalla Fondazione Ugo Spirito-Renzo De Felice, dal Comitato 10 Febbraio e dall’Associazione Ideco.
Martedì 8 novembre, apriremo le danze con una serata dedicata alle figure di Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse: Gabriele Marconi e Filippo Sallusto, infatti, presenteranno i loro libri “Le Stelle Danzanti” (Special Edition per il Comitato 10 Febbraio) e “Eleonora Duse e le donne di Cultura Fiorentina”, nell’ambito della serata “L’Amore e l’Ardire”, alle ore 21, presso la sede della Fondazione Ugo Spirito-Renzo De Felice e del Comitato 10 Febbraio, in piazza delle Muse 25 (l’ingresso è gratuito, con libera offerta per il sostegno delle Istituzioni promotrici).
Il format proseguirà a cadenza mensile con esclusive serate culturali dai contenuti eterogenei ma accomunati da un fil rouge, cui seguirà un ricercato dessert. La volontà è quella di ridare vita ad un salotto culturale nel quale potersi incontrare, dibattere con gli autori e godere di arte, teatro, letteratura, storia e – perché no – soddisfare anche il palato. Certo, si tratta di una iniziativa molto ambiziosa ma, parafrasando non a caso il Vate, Memento audere semper.
Carla Isabella Elena Cace