Il volume XXV dei Quaderni del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno – Unione Italiana di Fiume – Università Popolare di Trieste, edito a Rovigno nel 2014, contiene, fra gli altri, una saggio di Lorenzo Salimbeni, segretario del Comitato Scientifico del Comitato 10 Febbraio, intitolato “Maria Pasquinelli, una donna nella bufera”.
Maria Pasquinelli, testimone delle stragi che seguirono l’8 settembre 1943 a Spalato, fece di tutto per scongiurare simili eventi nella Venezia Giulia. Invano cercò di compattare in un blocco italiano le formazioni meno inquadrate ideologicamente nella guerra civile ed incrociò il suo cammino con quello di analoghe missioni sostenute dal Governo del Sud, ma senza alcun appoggio angloamericano. La seconda ondata di foibe nella primavera 1945 ed il severo Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 sconvolsero definitivamente la giovane insegnante, che nel momento culminante dell’esodo polesano uccise il generale britannico che comandava la piazza.
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