Grazie alla collaborazione con la ricercatrice Blanka Matkovic è stata possibile la pubblicazione sul sito web dell’Università di Warwick l’appello del Comitato 10 Febbraio, in particolare della richiesta del referente provinciale di Bari Giuseppe Zuccaro di ottenere qualunque tipo di informazione circa un possibile eccidio dimenticato dalla storia nazionale.
Dopo la diffusione dell’elenco di “infoibati “ ovvero di alcuni nomi del noto Albo dei Caduti di Luigi Papo, il Comitato 10 Febbraio di Gravina di Puglia ha iniziato una lunga serie di ricerche per cercare di ricostruire la storia di alcuni di questi caduti che, per la maggior parte, risultano dispersi. Abbiamo da subito seguito una ricerca in collaborazione con familiari ed enti tra cui l’Istituto storico R.s.i che ci hanno portato a ipotizzare per mezzo di un nesso logico-sistematico di date,eventi e pochissimi scritti che il caduto da noi ricercato avesse trovato la morte nell’ottobre del 1944 in una piccola frazione di Zavala, Herzegovina.
Siamo venuti a conoscenza di testimonianze rese dagli abitanti del luogo circa massacri dei soldati che in quel luogo prestavano servizio, torturati ed annegati nel vicino fiume.Soldati appartenenti alla 49 legione San Marco di cui anche il nostro soldato faceva parte,e la cui data di morte coincide con quella di questo eccidio.
Fatti,questi,di rilevante gravità ignoti a tutti per la mancanza di prove documentali. Fatti che rendono difficile avanzare una richiesta per i parenti al Governo italiano per chiedere il riconoscimento secondo la legge 92/2004.Proprio per questo abbiamo sentito il bisogno di chiedere aiuto oltre confine a chi, purtroppo, ci ha confermato ricevere numerosi casi simili al nostro e la cui documentazione è stata distrutta o tenuta in archivi non accessibili per tentare di nascondere e dimenticare.
La nostra speranza,e quella dei familiari, è riposta nelle notizie che ogni ricercatore,studioso o semplice lettore potranno dare. Restiamo grati a chi continua nel suo piccolo ad aiutarci in quello che facciamo ed in particolare all’Università di Warwick che in questo caso,più che mai, si è dimostrata portatrice di interessi culturalmente diffusi che dovrebbero toccare da vicino tutti coloro che vogliono ricostruire la verità.
Vedi l’appello pubblicato dall’università inglese a questo indirizzo: http://www2.warwick.ac.uk/fac/soc/pais/people/matkovic/media