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A Carpi l’Anpi mescola la pastasciutta con Norma Cossetto

  • Luglio 21, 2020

A Carpi l’Anpi mescola la pastasciutta con Norma Cossetto

L’ANPI ORGANIZZA A CARPI LA “PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA” E DIBATTE SU NORMA COSSETTO.

MERLINO (C10F) “SPERIAMO CHE FINALMENTE ANCHE A SINISTRA RICONOSCANO LE GRAVI RESPONSABILITÀ DEI PARTIGIANI COMUNISTI  E RICORDINO DEGNAMENTE NORMA COSSETTO, MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE”.

Il Comitato 10 Febbraio, che dal 2007 si batte per commemorare le vittime delle foibe e tramandarne il ricordo, interviene con una nota stampa in merito a un dibattito su Norma Cossetto che si svolgerà nell’ambito di una festa culinaria organizzata dall’Anpi.

Infatti, a Carpi (Modena), l’Anpi, l’Arci e altre associazioni riferibili alla sinistra, tra le quali un Centro Antiviolenza sulle donne, hanno organizzato la 77^ edizione di una manifestazione denominata “Pastasciutta antifascista”. La cena sarà preceduta da un dibattito su Norma Cossetto.

“La notizia ci ha incuriosito e allo stesso tempo preoccupato – dichiara Emanuele Merlino, presidente del Comitato 10 Febbraio – infatti, da alcuni anni è in atto una campagna di disinformazione su Norma Cossetto, sul suo sacrificio e in generale sulla tragedia che colpì i nostri connazionali al confine orientale d’Italia.

Migliaia furono massacrati e gettati, dai partigiani comunisti slavi e italiani, nelle foibe. Circa trecentocinquantamila furono costretti a lasciare le proprie case per rifugiarsi nell’Italia libera. In Patria trovarono l’accoglienza malevola dei comunisti, al soldo dell’URSS e del satrapo jugoslavo Tito, che insultarono i nostri connazionali e li sottoposero alle peggiori angherie.

Tra le vittime della pulizia etnica ai danni degli italiani, spicca la figura di Norma Cossetto, che rifiutò di rinnegare il suo essere italiana e per questo pagò con la vita.

La Repubblica Italiana riconobbe, nel 2005, il suo sacrificio concedendole la medaglia d’oro al merito civile.

Speriamo che nel dibattito che si terrà presso il circolo Arci di Santa Croce – conclude Merlino – tra un piatto di pasta e un manicaretto sia possibile, anche a sinistra, ascoltare la verità storica e rievocare degnamente la figura di Norma Cossetto e dei tanti italiani infoibati, fucilati, torturati o morti di stenti nei gulag comunisti jugoslavi.”

Comitato 10 Febbraio

Roma, 21 luglio 2020

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