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LA ROSA DELL’ISTRIA, UN’OCCASIONE SPRECATA…MALE

  • Febbraio 6, 2024

LA ROSA DELL’ISTRIA, UN’OCCASIONE SPRECATA…MALE

Pubblichiamo un contributo del Presidente Nazionale Silvano Olmi a commento del film TV “La Rosa dell’Istria” trasmesso dalla RAI.

Lento, noioso, a tratti caricaturale. Queste le sensazioni che ho provato vedendo in TV il film “La Rosa dell’Istria”. A mio parere un’occasione sprecata e anche male.

Si poteva e doveva fare di più. Un film imbarazzante a tratti, con dialoghi sballati, personaggi senza rilievo, in pratica un brutto film.

Per farlo brutto ci si sono impegnati tanto.

Eppure per fare un film onesto e vedibile i presupposti c’erano tutti.

La Rosa dell’Istria è liberamente tratto dal romanzo autobiografico di Graziella Fiorentin, “Chi ha paura dell’uomo nero”.

Io ho avuto la fortuna di leggere il volume e non c’è nulla di attinente tra la storia scritta e il film, trasformato in una vicenda sentimentale con scene di nudo gratuito e una delle protagoniste semplicemente appassionata dalla pittura.

La Fiorentin sarà balzata sulla sedia a vedere questa pessima realizzazione ispirata (poco) al suo libro. Se fossi la signora Fiorentin farei causa e andrei per vie legali.

Il giornalista e critico televisivo Maurizio Caverzan, sulle pagine del quotidiano “La Verità” ha sottolineato come le foibe rimangano “solo sullo sfondo”.

Anche Maximiliano Hernando Bruno ha dovuto mettere i punti sulle “i”, scrivendo la sua versione dei fatti su Facebook. Anche se nel finale si dice contento dei complimenti che avrebbe ricevuto…

Cari amici – ha scritto Bruno – volevo fare dei chiarimenti riguardo al film TV Rai “La Rosa dell’Istria” andato in onda ieri in prima serata Rai 1. In molti state commentando il film come se fosse una mia regia. In realtà la regia è di Tiziana Aristarco. Noi come Venicefilm abbiamo proposto la storia alla Rai ed io mi sono occupato e scritto il soggetto e la sceneggiatura assieme ad Angelo Petrella. Abbiamo come Venicefilm coprodotto il tutto con la Publispei di Verdiana Bixio…ma resta un prodotto Rai. La Rai ha giustamente avuto l’ultima parola sulla regia, cast, locazioni, fotografia, cambi sulla sceneggiatura ecc. Il tutto in comune accordo con la regista ovviamente. Altrettanto ovvio, la RAI ha impostato il prodotto con i propri standard di fiction TV prima serata Rai 1. Quindi questo progetto mi vede come produttore e sceneggiatore. Grazie comunque a tutti per i complimenti…ma per correttezza verso altri colleghi volevo chiarire questi punti. Grazie ancora e felice che voi abbiate apprezzato il lavoro. A presto.
Maximiliano Hernando Bruno
Conosciamo e stimiamo il regista e sappiamo la serietà della Venice Film, ma questa volta la pezza, a mio avviso, è stata peggiore del buco.
Per quanto leggo sui social apprezzamenti al film veramente pochi, critiche tante!
Speriamo in futuro di non vedere più questi prodotti imbarazzanti…
Silvano Olmi

"PANCHINA TRICOLORE"


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