Stamattina, nella piazzetta vicina all’Ufficio Postale di Bagnoregio (Viterbo), è stato inaugurato un cippo dedicato ai Martiri delle foibe e agli Esuli Istriani, Giuliani, Fiumani e Dalmati.
Alla cerimonia hanno presenziato l’attivissimo Sindaco di Bagnoregio Luca Profili, il Prefetto di Viterbo Gennaro Capo, il Questore Fausto Vinci, il Presidente Nazionale del C10F Silvano Olmi, il direttore dell’Archivio di Stato di Viterbo Angelo Allegrini, le autorità civili e militari.
A seguire si è svolta, presso la “Casa del Vento”, una conferenza durante la quale ha preso la parola la Signora Anna Maria Pellis, profuga da Parenzo e sorella di uno dei ragazzi che nel dopoguerra decisero di trasferirsi a Bagnoregio per proseguire gli studi nel locale Istituto Agrario. La signora era accompagnata dalla nipote Simona, dirigente dell’Unione degli Istriani.
L’intervento di Anna Maria Pellis, fortemente voluto dal Presidente Olmi e dal Sindaco Profili, è stato particolarmente toccante per tutto il pubblico che ha ascoltato in religioso silenzio la testimonianza.
Al termine della conferenza, presso l’Istituto Agrario, la dirigente dell’Istituto Tecnico Agrario “Fratelli Agosti” Professoressa Paola Adami e alcuni alunni hanno scoperto la targa con l’intitolazione di un’aula “Ai Profughi istriani che vollero diventare periti agrari italiani”.
Infine, nei locali della scuola, è stata inaugurata una mostra di documenti storici riguardanti l’esodo e le foibe, realizzata da Angelo Allegrini, direttore dell’Archivio di Stato di Viterbo, che ha illustrato il contenuto dei pannelli.
“Una bellissima mattinata – ha detto il Presidente Nazionale Silvano Olmi – ringrazio il Sindaco Profili, il direttore Allegrini, la cooperativa Juppiter che ci ha ospitati e ha fornito il supporto tecnico per la conferenza, l’amico artista Maurizio Pio Rocchi, tutte le autorità civili e militari.
Il cippo dedicato ai Martiri e agli Esuli è posto in un luogo suggestivo, una piazzetta che si affaccia sulla vallata sottostante – ha concluso Olmi – anche Bagnoregio ha voluto ricordare il sacrificio degli italiani del Confine Orientale e quei ragazzi che scelsero di rimanere italiani e diplomarsi in una scuola italiana.”